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Habitat, Fauna e Flora > Fauna

La Riserva ospita un patrimonio faunistico molto significativo corrispondente alla ricchezza degli habitat, a cui si aggiunge un considerevole contingente ornitologico migratorio, costituendo uno strategico ponte naturale tra l’Europa e l’Africa.

Uccelli

Tra le tante specie dell’ornitofauna da menzionare particolarmente sono: l’endemica coturnice sicula, un galliforme fortemente minacciato, la cui tutela è tra le principali motivazione dell’istituzione della Riserva, l’aquila reale, il falco di palude, il falco pecchiaiolo, il lanario, il grillaio, lo sparviere e tante altre specie protette da normative specifiche dell’Unione Europea (Direttiva 2009/147/CE del 30 novembre 2009, Allegato I)

Copyright: Michele Ungaro
Copyright: F. Desmette

Mammiferi

Ben rappresentati sono i mammiferi, tra i carnivori troviamo: gatto selvatico, volpe, martora e donnola; tra le principali specie erbivore distinguiamo: il coniglio selvatico, il topo selvatico, il riccio, l’arvicola di Savi, il toporagno di Sicilia e piccoli mammiferi arboricoli come il quercino ed il ghiro.

Anfibi e Rettili

Tra le specie di anfibi e rettili troviamo: il discoglosso dipinto, il rospo smeraldino, la vipera, la tartaruga di Hermann, quest’ultima specie protetta dalle Direttiva Habitat 92/43/CEE, Allegato II.

Copyright: A. Crisafulli - R. Picone

Altre specie rilevanti

U (Uccelli) | M (Mammiferi) | A (Anfibi) | R (Rettili) | I (Insetti)

U Circus cyaneus, U Circus macrourus, U Falco biarmicus, U Falco naumanni, U Milvus migrans, U Pernis apivorus, M Felis silvestris, M Hystrix cristata, M Lepus corsicanus, M Martes martes , A Bufo bufo spinosus, A Bufo viridis viridis, A Discoglossus pictus pictus, A Hyla intermedia, A Rana lessonae, R Chalcides chalcides, R Coluber viridiflavus, R Lacerta viridis, R Natrix natrix, R Podarcis sicula, I Anthocharis damone (lepidottero), I Carabus (Chaetocarabus) lefebvrei lefebvrei (endemica), I Heodes alciphron (lepidottero), I Leiosoma scrobiferum scrobiferum (endemica), I Mimela junii (coleottero), I Thyreus histrionicus.

Copyright: Michele Ungaro

Falco di palude

Circus aeruginosu

Biologia – Questa specie caccia sorvolando il territorio, a pochi metri dal suolo. Individuata la preda la ghermisce di sorpresa. Solitamente solitario in periodo invernale, nel corso delle migrazioni può associarsi, in gruppi mono o plurispecifici. Costituisce dormitori comuni (roost), composti anche da decine di esemplari.

Distribuzione – Il numero di individui maturi nella popolazione italiana è stimato in 400-600 (BirdLife International 2004, Martelli & Rigacci 2005). La specie è minacciata da uccisioni illegali nelle fasi di migrazione e viene pertanto classificata Vulnerabile (VU), a causa del ridotto numero di individui maturi. In Europa la specie si trova in uno stato di conservazione definito sicuro (BirdLife International 2004), ma non vi è alcuna evidenza al momento di immigrazione di nuovi individui da fuori regione, pertanto la valutazione della popolazione italiana rimane invariata.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (2021) quale specie VU (vulnerabile)

Copyright: icciminna.edu.it

Coturnice sicula

Alectoris graeca ssp. whitakeri

Biologia – Nidifica tra le rocce o nelle colline aperte con scarsa vegetazione. La deposizione avviene in un periodo variabile da fine marzo a maggio, in funzione dell’altitudine. Depone generalmente da 8 a 16 uova incubate dalla femmina per un periodo di circa 24-26 giorni. I pulcini a circa due mesi di età iniziano la muta post-giovanile che si completa col perfezionamento del collare. In periodo riproduttivo vive in coppie e manifesta una notevole territorialità, gregaria durante il resto dell’anno.

Distribuzione – La sottospecie è endemica della Sicilia. Essa ha un areale ristretto, frammentato e in diminuzione, complessivamente minore di 5000 Km2 (Ientile e Massa 2008). Le cause del declino sono da attribuirsi direttamente o indirettamente all’uomo (bracconaggio, distruzione e modifiche dell’habitat).

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (2021) quale specie EN (in pericolo)

Copyright: Michele Ungaro

Aquila reale

Aquila chrysaetos

Biologia – Nidifica su pareti rocciose e verticali, su cornicioni o in anfrattuosità delle pareti, normalmente poste al di sotto dei territori di caccia. Nel nido sono deposte di norma due uova che vengono incubate per un mese e mezzo. I giovani abbandonano il nido dopo 11-12 settimane e seguono i genitori fino all’inizio dell’inverno. Ha un tasso di riproduzione basso e la maturità sessuale viene raggiunta al quarto anno di vita.

Distribuzione – Presente in Italia su Alpi e Appennini, in Sicilia e Sardegna. Ha un areale ampio, ma il numero di individui maturi è stimato in 972-1094, di cui in Sicilia 41-53.

Conservazione e tutela – Inclusa nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (2021) quale specie NT(quasi minacciata)

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Toporagno di Sicilia

Crocidura sicula

Descrizione – Il Toporagno di Sicilia è un piccolo mammifero con un muso lungo ed appuntito e piccoli occhi, che non supera i 10-12 cm di lunghezza con tutta la coda, con un peso compreso tra 4 e 9 grammi. Specie terricola con abitudini prevalentemente notturne.

Utilizza spesso come rifugi tane scavate da altri mammiferi ma anche semplici anfrattuosità delle rocce o alla base dei cespugli, che riveste con una lettiera di foglie e fili d’erba, modellata con il corpo in modo da ricavarvi un buco d’accesso.

È un vorace predatore che mangia quotidianamente l’equivalente di circa il 50-60% del suo peso corporeo. Localizza le prede grazie alle molto sensibili vibrisse e ad un olfatto molto sviluppato che compensano una vista non molto acuta. Si nutre essenzialmente di artropodi e lombrichi.

Copyright: icciminna.edu.it

Volpe

Vulpes vulpes

Descrizione – Le volpi possono misurare fra i 75 e i 140 cm, per un peso che varia dai 3 ai 15 kg. Il loro colore, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e delle regioni. La gola, il ventre e l’estremità della coda sono bianche; il muso è allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili.

Nonostante sia classificato come carnivoro la volpe è un animale onnivoro. Tra i vegetali particolarmente graditi sono i frutti di bosco e altri tipi di frutta. Le volpi sono solite cacciare da sole. Con il loro raffinato senso dell’udito possono individuare piccoli mammiferi tra l’erba alta e folta balzando in aria e finendo su di loro.

Marcano il loro territorio mediante delle ghiandole odorifere poste vicino alla coda. La sostanza odorosa secreta da questa ghiandola è composta da tioli e tioacetato, molto simile a quelle delle puzzole. I membri della famiglia comunicano tra loro attraverso il linguaggio del corpo e l’emissione di suoni differenti. Posseggono una vasta gamma di vocalizzazioni utilizzate in base alle situazioni più specifiche.

Copyright: F. Desmette

Quercino

Eliomys quercinus

Descrizione – Il quercino può raggiungere la lunghezza massima di 16-17 cm senza tener conto della coda che può misurare fino ai 12 cm. La sua pelliccia cambia colore a seconda della parte del corpo ed è grigia-rossastra sul dorso mentre è bianca sul ventre.

Di abitudini prevalentemente notturne, questo animale cerca ricovero durante il giorno negli anfratti delle rocce o nelle cavità degli alberi. È in grado di arrampicarsi con facilità su arbusti ed alberi grazie alle callosità plantari a forma di cuscinetto che gli consentono una sicura presa.

Una delle sue principali occupazioni durante la buona stagione è quella di crearsi adeguate riserve per il letargo attraverso una sovralimentazione; alla fine dell’estate, raggiunto il peso ottimale, riduce nettamente la propria attività. Va in letargo nell’autunno inoltrato, generalmente in piccoli gruppi, per risvegliarsi a partire dalla fine di febbraio o agli inizi di marzo.

Copyright: A. Crisafulli - R. Picone

Tartaruga di Hermann

Testudo Hermanni

Descrizione – Specie tipicamente terrestre e diurna. Il risveglio dal letargo può verificarsi già agli inizi di marzo. Le uova, generalmente da 2 a 8, vengono deposte all’interno di una piccola buca scavata dalla femmina con gli arti posteriori, che viene successivamente ricoperta. Parte dei nidi e dei piccoli, viene talvolta predata dalla Donnola (Mustela nivalis), dalla Volpe (Vulpes vulpes) e dalla Gazza (Pica pica). In genere i rischi di predazione sono molto contenuti o del tutto assenti quando gli individui raggiungono i 5-6 anni di età, ossia quando il carapace diviene piuttosto robusto.

Copyright: Marian Harustak

Rospo smeraldino

Bufo viridis

Descrizione – Il rospo smeraldino ha corpo robusto, ventralmente presenta pelle di colore biancastro uniforme o con macchie scure, leggermente rugosa; dorsalmente il colore di sfondo è bianco, grigio o verde chiaro, con macchie verdastre chiaramente definite, spesso bordate di scuro.

Il maschio misura tra i 55 e i 77 mm di lunghezza (distanza muso-cloaca), mentre le femmine, più lunghe, misurano tra i 60 e gli 85 mm. La macchiettatura dorsale è meno contrastata e con macchie più piccole e numerose nei maschi rispetto alle femmine. Nel maschio è presente un sacco vocale esterno sotto la gola mediante il quale produce il tipico canto simile ad un trillo piuttosto acuto.

Copyright: A. Crisafulli - R. Picone

Vipera

Vipera aspis
Descrizione –L’aspide è dotato di un apparato velenifero, con il cui veleno paralizza le prede, per questo risulta pericolosa per l’uomo (ma in genere attacca per difesa o quando viene molestata). Lunga al massimo 80 cm, presenta  testa di forma triangolare, piatta, ben distinta dal collo e ricoperta da placche piccole ed irregolari, con l’apice del muso leggermente rivolto all’insù, ed occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi. La colorazione varia a seconda dell’individuo dal nero (raro) alle varie tonalità di marrone, rossiccio e grigio e concede la possibilità al rettile di confondersi nell’ambiente in cui vive. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme. L’aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta.
Il veleno viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato e inoculano attraverso i due denti che sono cavi al loro interno. La Vipera è ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 20 cm, completi già di ghiandole velenifere.

La Riserva di Fiumedinisi e Monte Scuderi è, prima di tutto, una Riserva Naturale protetta, curata ed a tua disposizione tutto l’anno: vivila e rispettala.

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